Su Huffpost scrivo di un libricino di poche pagine, chiamato Tentazione di Siracusa. Libro nel quale Derrida, in un discorso tenuto a Siracusa in occasione della cittadinanza onoraria che ricevette, parla del rapporto tra potere e politica (partendo da Platone), accenna alla questione della menzogna in politica, e parla con largo anticipo della questione delle migrazioni.
Il discorso non è estremamente lungo, ma è abbastanza esaustivo, tuttavia quasi ogni pagina rimanda ad altri testi scritti da Derrida (Più in generale gli ultimi pubblicati da metà anni ’90 al 2004) e non solo (c’è Hannah Arendt, ovviamente Heidegger, c’è Levinas, ecc ecc).
Qui ne scrivo perché è importante, sulle migrazioni, non solo dire: sì sì è sbagliato respingere in mare, ma è anche importante capire perché è giusto pensare una nuova civiltà che in un senso abbastanza netto, vada al di là del concetto di nazione.