Torno anche questo mese su Minima&moralia per parlare di un libro pubblicato da più di 3 mesi. Questa volta scrivo di un libro del quale ho già scritto in passato, ma del quale avevo ancora qualcosa da dire. Inoltre è diventato uno dei candidati al premio Strega, e sta ricevendo molti riconoscimenti in tutta Italia.
Parlo, ovviamente, de La ragazza con la Leica di Helena Janeczek.
Questo sta accadendo, a mio avviso, non solo per ciò che racconta, ma anche per come lo racconta, perché in questo periodo storico si stanno creando alcune dinamiche vissute negli stessi anni di Gerda Taro. C’è questa capacità di cogliere l’essenza della storia nei dettagli, negli eventi “minori”. Helena Janeczek riesce in questo molto bene, e in questo pezzo più lungo e argomento di quello su huffpost, provo a spiegare perché.
Tra le altre cose cito ha Arendt, che ritengo debba tornare con forza nel dibattito culturale italiano. Se avrò modo ne scriverò.
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